La struttura, parte dei Musei Vaticani, prende il nome dal Papa Sisto IV che decise di costruirla all’interno del Palazzo Apostolico (1475-1481), accanto alla Chiesa di San Pietro. La decorazione è suddivisa in tre ordini: tendaggi affrescati sul basamento, Vita di Mosè e Vita di Cristo al secondo livello, Galleria dei Papi al terzo, tutti decorati da artisti del XVI secolo come Botticelli, Ghirlandaio e Perugino.
Ma sarà il Papa Giulio II a affidare la nuova decorazione al grande Michelangelo. L’artista ha iniziato con il soffitto, originariamente dipinto come stelle dorate sul cielo blu. Michelangelo usava scene del Libro della Genesi, la più famosa è la Creazione di Adamo “, e anche figure classiche e bibliche di uomini e donne. Trent’anni dopo Michelangelo dipinge il “Giudizio Universale” che ricopre il precedente dipinto sulla parete dell’altare.
La scena appare come un cerchio di umani mosso dal potere di Cristo al centro. A sinistra i morti risuscitano dalle tombe e salgono al giudice; sulla destra le persone assegnate all’Inferno stanno cadendo a terra con i demoni. È un affresco carico di energia e pathos che testimonia la maturità dell’artista. In questa cappella avvenne e avviene tuttora il Conclave, il rito per l’elezione del nuovo Papa.